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  • Autore: ...clara...
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Lo stallone nero - Trapani Trasgressiva

mi chiamo Clara, ho 22 anni, ho i capelli lunghi neri sono alta 1,68 ho un seno molto prosperoso, ho una sesta "originale" e un bel culo alto e tondo, sono tutta un po prosperosa, occhi da gatta e labbra carnose. Adesso passiamo alla storia:
2 anni fa ero fidanzata con un ragazzo molto molto geloso, mi proibiva di indossare gonne, pantaloni stretti, magliettine scollate ecc. io acconsentivo facendo quello che lui mi chiedeva perchè lo amavo ed era stato il mio PRIMO ragazzo, ecco per farla breve lui mi trattava come una santa e in camera da letto come una puttana di sua proprietà, mi faceva incazzare questa situazione perchè era sempre lui a decidere ma allo stesso tempo mi piaceva e mi legava a lui. Mi insegnava tutto di sesso e mi istigava a eseguire tutti i suoi ordini, e il sesso con lui mi piaceva sempre e siccome l'avevo "assaporato" solo con lui, e per altro la mia figa si era adattata alla forma del suo pene da non sentirlo quasi più, iniziavo a pensare come sarebbe stato farlo con altre persone, però non osavo lasciarlo e tanto meno tradirlo, mi avrebbe ammazzata, ma più lui era possessivo e mi privava di avere a che fare parlare e a volte addirittura guardare altri uomini più la mia mente vagava tra pensieri schifosamente porno con altri uomini, insomma lo tradivo mentalmente ma non perchè non lo amassi più, semplicemente perchè volevo provare altri cazzi.
Una sera andammo in albergo a scopare e sulla strada di ritorno ci fermammo in un bar-tabaccheria io restai in macchina ad aspettare che lui tornasse con le sigarette, ma come al solito aveva parcheggiato male la macchina ed il parcheggiatore si avvicinò per dirmi che dovevamo spostarla quando lui gia era entrato nel bar, ooh quel parcheggiatore... era un uomo di colore sui 35/36 anni indossava un pantalone bianco stretto e una camicia nera, era alto con gli occhi neri e grandi, rasato e serio, e l'uomo serio mi attira in un modo incredibile, ma la cosa che mi attirò di + era l'attrezzo enorme che portava nei pantaloni stretti e che anche se non avessi voluto guardarlo, l'avrei visto ugualmente perchè si notava bene, comunque, lui mi diceva di spostare l'auto che era parcheggiata male ed io non riuscivo a rispondergli perchè ammiravo il suo squalone che avrei succhiato volentieri, e mentre lo pensavo gia mi leccavo le labbra come una bambina affamata che sta per affondare un cucchiaio nel barattolo della nutella, il tizio notò il mio sguardo insistente e cercava di far finta di niente, intanto il mio ragazzo non usciva più dal bar e io sapevo che era sicuramente impegnato con qualche slot, questo mi rassicurava e mi incoraggiava a continuare la mia provocazione, a quel punto siccome lui insisteva ancora nello spostare l'auto io presi le chiavi e gliele porsi dicendo che non avevo la patente, lui le prese e spostò l'auto con me seduta accanto che continuavo la mia missione, parcheggiò la macchina ed io iniziai a fargli qualche domanda per conoscerlo un po meglio, mi disse che era brasiliano e che ovviamente era in Italia per lavoro, all'improvviso mentre lui parlava iniziai a massaggiargli lo squalone, che di li a poco diventava quasi una balena ingrandendosi ed io mi bagnavo sempre di più, proprio come una porcellina, e lui imbarazzato e impaurito si guardava intorno, ma il parcheggio era semi deserto ed era buio, ed io sapevo che il mio ragazzo se non era ancora tornato allora si era accanito, e siccome quando si accanisce non si accorge del tempo che passa se non fosse per me che gli squillo per ricordarglielo, ero a "cavallo", e di li a poco lo sarei stata in tutti i sensi, rassicurai squalone-men e lui finalmente si lasciò andare mi spogliò in fretta strappandomi il reggiseno e mi succhiava il capezzolo, ormai duro come un sassolino, poi lo leccava e poi mi mordeva tutto il seno come se volesse mangiarlo mi chinai e finalmente succhiai quell'enorme pene nero che a stento la metà riusciva a stare nella mia bocca e succhiavo sempre più forte freneticamente e lui godeva da matti e mi premeva la testa con una mano contro il suo cazzo, mi sembrava quasi di affogare, me lo spingeva sempre di più nella gola e ansimava, poi mi alzò come se fossi una bambolina e in modo violento mi girò e mi posizionò a pecorina sui sedili della macchina del mio ragazzo che era nel bar dietro l'angolo alle prese con una solot, e io me la spassavo con uno stallone nero che mi scopava da dietro sempre più forte, il suo cazzo mi entrava e percorreva tutta la mia figa che era super bagnata fradicia e lo sentivo nella pancia sempre più forte, speravo non finisse mai, se mi avessero dato solo un altro giorno da vivere lo avrei passato con quel cazzone nella mia figona, gli chiesi di mettermelo nel culetto che era ancora aperto dalla scopata che avevo fatto circa un ora prima col mio ragazzo, lo stallone non se lo fece ripetere e lo fece sprofondare tutto nel mio culone arrapato di cazzone nero, era bravo lo stallone, tre botte veloci nel culo tre nella figa tre nel culo tre nella figa e così via non so neanche io per quanto tempo, ma so per certo che è stata una chiavata grandiosa, incredibile e dopo un po mi arrivò un orgasmo che quasi consumò tutta l'energia che avevo nel mio corpo da porno star arrapata e scopata per bene, a quel punto anche lui arrivò alla meta, trasferì violentemente tutto il suo succo bianco dai suoi borsoni neri nel mio culone poi strinse con le mani le mie natiche e lo fece scendere ancora più giu, mi lecco le chiappe e le schiaffeggiò io raccolsi con la mano il suo sperma dal mio buco, ormai tutto spalancato, e lo leccai tutto dalla mia mano, fino all'ultima goccia, aveva un sapore tropicale e selvaggio, mi riaprì le gambe mi leccò la figa, ormai tutta rossa e indolensita, con la sua lingua grande mi diede uno schiaffetto sul clitoride e mi scrisse il suo numero sui vetri appannati dell'auto, che io segnai immediatamente sul mio cellulare, uscì dall'auto abbottonandosi i pantaloni. Pensai che non lo avrei mai dimenticato.
Aprii i finestrini mi detti una risistemata veloce e feci uno squillo al mio ragazzo che quando si accorse dell'ora si scusò tanto, dicendo che non sarebbe mai più accaduto, ma io in quel momento ero talmente soddisfatta da perdonargli qualsiasi cosa, anche se in effetti non c'era niente da perdonargli, a lui.
Ancora adesso incontro il mio stallone nero con lo squalone nei pantaloni, adesso mi scopa clandestinamente da per tutto, anche in compagnia di altri stalloni amici suoi che mi fanno impazzire tappandomi con i loro bestioni tutti i buchi del mio corpo, magari qualche volta vi racconto qualche episodio con loro... a presto dalla sporca porcellina affamata di cazzoni neri...CLARA...

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28/05/2013 11:40

marco

sei una vera troia complimenti chi sa che un giorno non ci si incontra per un caff. Bacci

26/03/2013 17:52

Andrea

ciao Clara se passi da Modena ti faccio vedere il mio di squalo... e ci divertiamo insieme

26/03/2013 15:55

Leo

Sei proprio una grande maiala.... Però una affondata nella tua figa con la mia lingua gliela darei volentieri... Mi sto segando pensando a quanto sarebbe bello...

09/04/2013 22:57

mavil

scusa clara ma se il tuo ragazzo era cosi geloso non ti avrebbe lasciata in macchina solo per cosi tanto tempo..non credi?

01/04/2013 00:17

porcodio

Bel racconto, in un italiano passabile, ma scritto da un uomo.

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