LA GIOVANE PORCA - 4° episodio - città Dubai - Trapani Trasgressiva

LA GIOVANE PORCA - 4° episodio - città Dubai - Trapani Trasgressiva

LA GIOVANE PORCA - 4° episodio - città Dubai

Non sapevo cosa rispondere, ho preso tempo dicendo che dovevo parlarne con lei, ma lui mi ha "gelato".
- Don't worry, I already did it.
- And did she accept it?
- Yes, of course...
Perfetto... io non contavo un cazzo! Va bene avere una moglie vacca che ti fa le corna, però "venderla" era un'altra cosa. Mi sarei sentito più pappone che marito! Eppure era stata lei la prima ad accettare e questa proposta. Per me, per noi, significava una svolta, un'occasione unica, da non perdere... o no? In effetti, Ahmed era solo un vecchio figlio di puttana pervertito, e quello era un contratto di sottomissione in piena regola. Ma erano un mucchio di soldi, e l'idea che Marcella facesse sesso con altri non era molto diversa da quello che già succedeva continuamente e gratis. Perdipiù, il fatto che lei avesse già confermato senza esitare, mi liberava da ogni senso di colpa. Perciò ho firmato.
Quando sono tornato e le detto del contratto, Marcella era raggiante.
- Questo sarà l'inizio di un periodo completamente nuovo, e non diminuirà l'amore che proviamo l'una per l'altro...
Vi rendete conto delle cazzate che sparava?
Subito dopo, ha ricevuto un messaggino da Ahmed. Ci informava che il mio nuovo lavoro sarebbe iniziato la mattina seguente e il direttore dell'hotel (proprietà della sua compagnia) era già stato messo al corrente delle numerose assenze che avrebbe fatto Marcella d'ora in poi. Doveva essere sempre disponibile alle chiamate (max due a settimana) che la invitava a essere operativa 24 ore dopo. Avrebbe dovuto vestirsi in base alle istruzioni utilizzando una carta di credito di Ahmed per l'abbigliamento, e arrivare sempre puntuale.
Non poteva raccontarmi niente dell'accaduto, fatta eccezione per le "commissioni" a cui dovevo partecipare anch'io, e per quelle che si svolgevano nel nostro appartamento.
La sera stessa, alle 21.30, lei ha ricevuto una chiamata di Ahmed che le ha chiesto di mettere il telefonino in viva voce per far ascoltare anche me (che premuroso!).
Non credevo che l'avremmo sentito così in fretta. Il mattino successivo, mia moglie e io avremmo dovuto vestirci in modo raffinato per una importantissima riunione d'affari e arrivare nella seconda suite, trasformata in ufficio, entro le 09.30, facendoci annunciare come il sig. e la s.ra Ferrari (che fantasia!). La sua segretaria ci avrebbe accompagnato.

CONTINUA

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